Cuccette per signora di Anita Nair

Cuccette per signora

di Anita Nair,  Neri Pozza 2002

Akhila spesso l’aveva sognato. Di essere parte di quella onda che si rovescia negli scompartimenti e si accomoda sui sedili, sistemando i bagagli e stringendo in mano i biglietti. Di sedersi, girando la schiena al suo mondo e puntando lo sguardo in direzione della meta verso cui è diretta. Di partire. Di fuggire. Di staccare la spina. Di correre su un treno che entra in stazione sferragliando e caracollando. Akila è seduta accanto a un finestrino.”

Akhila ha quarantacinque anni, non ha un marito, non ha figli, non ha una casa non ha più una famiglia. Non è una donna impulsiva, anzi si definisce una donna organizzata che non si abbandona facilmente ai sogni ma, questa mattina si è svegliata con dentro di sé una singolare sensazione vagabonda. 

Ha indossato un sari rosso e nero e prenota un biglietto di sola andata per un paese in riva al mare, Kanyakumari. Alle otto e mezza di sera arriva alla stazione di Bangalore, entra nello scompartimento per signora dove ha un posto a lei riservato e si sente parte di quella folla di persone questa sera fuggirà dalla città. Una dopo l’altra conoscerà le sue compagne di viaggio: Janaki, moglie viziata e madre confusa; Margaret Shanti, insegnante di chimica sposata con un insensibile tiranno; Prabha Devi, perfetta figlia e moglie; Sheela, quattordici anni, con la sua capacità di capire ciò che le altre non possono; Marikolanthu, la cui innocenza è stata distrutta da una notte di lussuria.

Nell’originale idea di ambientare la storia all’interno di uno scompartimento del treno per sole donne, si raccontano le vicende di sei differenti donne indiane, una sorta di confessionale dove ognuna di questa narra le vicende della propria vita, il treno diventa metafora di un cammino interiore, mentre dal finestrino scorre il paesaggio di un India in cambiamento in viaggio verso il futuro.
Akhila è questa donna indiana che apre gli occhi e che matura la decisione di pensare una volta tanto a se stessa prima che agli altri, da qui la scelta di partire è in questo viaggio che si snoderà durante le ore notturne ad una ad una conoscerà le storie delle altre compagne di scompartimento.

Il romanzo descrive la società indiana contemporanea, con le difficoltà di conciliare le tradizione storiche e religiose del passato con una modernizzazione che porta con se benessere e ricchezza ma soprattutto nuove idee e pensieri. Il romanzo fu etichettato come romanzo femminista in molti parti del mondo e quando l’autrice Anita Nair si oppose a questa etichettatura fu aspramente criticata. L’autrice in quanto scrittrice rivendica il diritto di mostrare le qualità di forza delle donne e coglie l’occasione per scrivere “del diritto che le donne hanno di essere donne”, in un mondo dove le donne stanno ancora lottando duramente per il proprio spazio e questo le rende particolarmente sensibili.

Il libro contiene infine un’appendice culinaria con ricette della stessa autrice con il duplice fine di offrire al lettore la possibilità di “gustare” il libro nei suoi gusti e sapori tanti tipici dell’India, per comprendere meglio il mondo femminile della donna indiana.

"Splendida metafora del viaggio che ogni donna intraprende nella sua vita, Cuccette per signora è un romanzo intenso che con ironia, tenerezza e compassione narra della ricerca femminile della felicità. Una ricerca in cui è la "vita ordinaria", con le sue speranze e le sue disperazioni, i suoi sogni e le sue disillusioni, a mostrare le sue "epiche dimensioni" (Times of India). 

"Sei donne in treno alla ricerca dei binari giusti della vita." (Cosmopolitan)

Anita Nair vive a Bangalore, in India con il marito e il figlio di otto anni Ha esordito con la raccolta di raccontiIl satiro della sotterranea. Racconti urbani e gotici 

è il suo primo libro. Nel 2001, ha pubblicato il suo primo romanzo,Un uomo migliore, che ha ottenuto un notevole successo di critica e di pubblico. Nel 2002, Cuccette per signora, il suo secondo romanzo, si è imposto come uno dei maggiori bestseller internazionali. Neri Pozza ha pubblicato tutti i suoi libri mentre l’ultimo libro dell’autrice L’arte di dimenticare è stato pubblicato da Guanda ed.

http://www.anitanair.net/

Cuccette per signora mi ha entusiasmato subito, è come se dalle parole e dalle descrizioni si sprigionassero i mille colori e i mille odori dell’India, un paese dalle mille sfaccettature dove si mescolano ancora tradizioni culturali molto radicate con il desiderio di modernita’.
Ogni "racconto" riguardante le protagoniste ci offre una visione di quest’India che non lo si puo negare mantiene intatto il suo fascino anche nel XXI sec 

Sofia

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