23 aprile 2010
Il 23 Aprile ricorre, come ogni anno dal 1996, la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore celebrata dall’Unesco con iniziative in Italia ed in tutto il mondo. per il mondo della letteratura: il 23 aprile 1564 nacque, infatti, a Stratford-upon-Avon, in Inghilterra, William Shakespeare dove morì nell’anno 1616, lo stesso 23 aprile. autore del romanzo "Don Chisciotte della Mancia", così come lo scrittore peruviano Garcilaso de la Vega, soprannominato El Inca. Halldór Laxness, Vladimir Nabokov, Manuel Mejía Vallejo e la data di morte dello scrittore e giornalista spagnolo Josep Pla. La Giornata Internazionale del Libro e del Diritto d’Autore vuole essere un invito a valorizzare quell’eterna fertilità delle idee di cui i libri sono rappresentanti e strumento di diffusione. L’elenco completo è disponibile sul sito internet dell’Unesco (www.unesco.it).
Citazioni celebri
I libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di familiarità attiva e penetrante. (Fernando Pessoa) I libri migliori sono proprio quelli che dicono quel che già sappiamo. (George Orwell da 1984).
I libri servono a capire e a capirsi, e a creare un universo comune anche in persone lontanissime. (Susanna Tamaro) I libri sono l’umanità stampata. (Barbara Tuchman) I libri sono pieni delle parole dei saggi, degli esempi degli antichi, dei costumi, delle leggi, della religione. Vivono, discorrono, parlano con noi, ci insegnano, ci ammaestrano, ci consolano, ci fanno presenti ponendole sotto gli occhi cose remotissime alla nostra memoria… Se non ci fossero i libri noi saremmo tutti rozzi e ignoranti, senza alcun ricordo del passato, senza alcun esempio; non avremmo conoscenza alcuna delle cose umane e divine; la stessa urna che accoglie i corpi cancellerebbe anche la memoria degli uomini. (Cristoforo Moro) I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro. (Carlos Ruiz Zafón) Il bene di un libro sta nell’essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto. Questa biblioteca è nata forse per salvare i libri che contiene, ma ora vive per seppellirli. Per questo è diventata fomite di empietà. (Umberto Eco) Il compito di un narratore è anzitutto quello di rappresentare. Un libro che si apre è come un sipario che si alza: i personaggi entrano in scena, la rappresentazione comincia. (Fausta Cialente)
Leggere è vivere emozioni in compagnia di tanti amici… Sofia
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